Vita da freelance: 3 consigli per organizzarsi al meglio

Vita da freelance: 3 consigli per organizzarsi al meglio

Lavorare come freelance ha i suoi aspetti positivi: è possibile organizzarsi autonomamente il lavoro, realizzare i proprio progetti comodamente dal divano, non sopportare lo stress continuo dello spostamento in un ufficio o quello provocato da colleghi e boss “molesti”.

Rischi e problemi, però, sono sempre dietro l’angolo: perdite di tempo inutile, apatia, disorganizzazione, solitudine, demotivazione. Ecco perché Il Sole 24 Ore ha messo insieme una guida di 10 consigli utili per freelance, riprendendo alcune dritte da parte di Business Insider e World Economic Forum.

Ne abbiamo selezionati 3, da condividere con voi.

1. Ordine!

La Lean Factory School, agenzia di formazione italiana, ha realizzato un interessante studio sul livello di ordine che abbiamo sulle nostre scrivanie. E ha stimato che la produttività aumenta addirittura del 40% se abbiamo un tavolo da lavoro sgombro e su cui è possibile lavorare in maniera ordinata.

Mettere ordine pare che aiuti persino l’umore. Quindi, durante una pausa tra un lavoro e l’altro, fare ordine e pulizia può essere un ottimo modo per lavorare di più e meglio.

2. Prenditi una pausa…dai social!

A proposito di pause: molto meglio staccare la spina per un po’, fare una passeggiata, fare un po’ di sport o riordinare in casa che controllare Facebook. Alcuni studi, citati dal Sole, hanno stimato che controllare contatti, notifiche ed email al computer non aiuta a ricaricarsi di energia e anzi, aiuta ad aumentare stress e demotivazione.

Quindi, se vuoi collegarti a Facebook in ogni pausa da lavoro che hai va bene, ma sappi che è come se continuassi a lavorare!

3. Rilassati, lavorerai di più (e meglio)

Spesso capita che ci sentiamo in colpa quando ci prendiamo qualche minuto di relax, tutto per noi. E invece non dovremmo affatto. Secondo quanto calcola Ernst&Young, chi si concede 10 ore di vacanza in più aumenta la propria produttività dell’8%. Ecco perché non dovremmo pensare all’ozio (purché controllato, ovviamente) come a una debolezza o, addirittura, una colpa: lavorare un po’ meno ci aiuterà a produrre di più. “Un momento di distensione”, conclude il Sole, “non diminuisce le proprie competenze e non mette in discussione quello che avete realizzato”.

A questo link, la lista completa.

(Photo Credit: Bernard Goldbach on Flickr)

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