Guardare film e serie tv in streaming è diventata una delle attività più amate dagli italiani. A rivelarlo è una ricerca di Lightspeed GMI, agenzia specializzata in ricerche di mercato di stampo globale.
Lo studio ha rivelato che il 75% degli italiani intervistati guarda abitualmente film, programmi tv e altri filmati attraverso qualche forma di streaming online. E attenzione: qui non si parla solo di attività illegali. A quanto pare, l’idea di pagare per guardare un contenuto multimediale su Internet si è ormai consolidata tra i consumatori italiani: il 40% degli intervistati, infatti, sostiene che sarebbe disposto a mettere mano al portafoglio per la fruizione di questo servizio.
Appena un anno fa, secondo i ricercatori, alla stessa domanda rispondeva positivamente appena il 10% degli italiani. Il Samsung Technomic Index, questo il titolo della ricerca, rivela anche la spesa media del popolo del Bel Paese per i servizi di streaming online: siamo secondi con 13,39 euro mensili. La media europea è di appena 11,02 euro, mentre la nazione con la spesa più alta è il Portogallo (14,68€).
Anche in questo settore, in Italia si conferma particolarmente diffuso l’utilizzo di dispositivi mobile: un italiano su tre sceglie lo smartphone o il tablet per guardare i propri video in streaming.
D’altronde, questa propensione non è una novità. Anche Google, in uno studio recentemente diffuso, l’ha confermato: il 43% degli italiani quando accende il computer o lo smartphone, lo fa per guardare un filmato in streaming.
Di queste tendenze del mercato nazionale sarà contenta Netflix: il servizio americano di streaming online più noto al mondo sbarcherà il prossimo mese anche in Italia, con un costo mensile che dovrebbe aggirarsi intorno agli 8 euro.
Ma la diffusione dello streaming non è importante solo per i fornitori di questo servizio. Le possibilità di fare web marketing attraverso questo strumento sono potenzialmente molto promettenti e infatti sono già numerose le aziende che sfruttano questo canale: secondo una ricerca di ZenithOptimedia, l’Italia è al primo posto insieme agli Stati Uniti per la percentuale di spesa pubblicitaria online dedicata ai video.
(Photo Credit: N i c o l a on Flickr)
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