Diventa milionario con le app, grazie a un incidente d’auto

Diventa milionario con le app, grazie a un incidente d’auto

50 milioni di download, un vero e proprio “impero” di app per mobile, che ha fruttato nel giro di tre anni 6 milioni di dollari: e pensare che tutto è partito da uno spaventoso incidente d’auto. È la storia di Chad Mureta, 33 anni e una storia assurda (e bellissima) alle spalle.

Nel 2009 Chad è un giovane venditore nel settore dell’immobiliare (ha un’agenzia di sua proprietà): lavora 18 ore al giorno, 7 giorni su 7. Nonostante questo, non riesce a trovare la propria serenità economica: la bolla immobiliare è appena scoppiata negli USA e il mercato è in piena crisi.

Una sera, la sera del primo giorno di vacanza che Chad si concede in due anni, sta guidando a casa: torna da una partita della NBA e, mentre è ossessionato dai suoi problemi con l’agenzia, comincia a chiedersi “Cos’è che non va nella mia vita? Perché non posso essere più felice?”. In quell’istante, colpisce un cervo, la macchina va fuori strada e fa 4 giravolte. Chad è salvo per miracolo: per sei mesi, dovrà uscire e rientrare dagli ospedali.

Alla sofferenza fisica, si aggiunge quella psicologica: “Ero molto depresso, emotivamente distante dalla famiglia e dai miei amici: è stato il peggior momento della mia vita”. E quando le cure finiscono, accumula un debito di 115mila dollari con il sistema sanitario americano. Cosa lo ha salvato da tutto questo? L’iPhone che  aveva comprato il giorno prima dell’incidente.

Mentre è in convalescenza legge un articolo sullo smartphone, che parla di persone che sono diventate milionarie lanciando le proprie app sul mercato. Ed ecco che accade la magia: ha la prima idea per un’app mobile (Fingerprint Security Pro) e la realizza grazie a un prestito di 1800 $ del padre. Ne ricaverà 700mila dollari.

Oggi la sua App Empire (è la startup che ha realizzato Emoji, per intenderci) ha superato di gran lunga i 50 milioni di download totali.

Adesso Chad può godersi la vita: lavora utilizzando semplicemente il suo iPhone, grazie al quale gestisce i suoi dipendenti e controlla il mercato delle app e l’andamento delle proprie aziende (che oggi sono ben quattro). Nel frattempo, gira il mondo, impara a ballare la salsa ed è diventato appassionato di immersioni e paracadutismo.

Tutto, senza conoscere alcun linguaggio di programmazione.

Realizzare app di successo non è prerogativa dei tecnici informatici… se pensi di avere l’idea giusta, contattaci: la realizzeremo insieme.

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