4 designer visionari (e sconosciuti) che hanno cambiato il mondo

I graphic designer che hanno fatto la storia

I graphic designer visionari saranno sempre meno noti degli architetti o dei designer di prodotto, a causa della natura effimera di ciò che realizzano”, scrive Caroline Roberts nel suono nuovo libro “Graphic Design Visionaries”, che racconta la storia di 75 professionisti influenti nel mondo del design, senza trascurare quelli poco celebrati o meno conosciuti dai non addetti ai lavori.

Come spiega la Roberts, “è improbabile che un graphic designer si svegli una mattina decidendo di voler cambiare il mondo attraverso la propria professione”; eppure, le storie che ha inserito nel libro, raccontano di personaggi che in un modo o nell’altro hanno dato forma al mondo che ci circonda in maniera profonda e inattesa, cambiando ad esempio il modo con cui visualizziamo i dati su computer e altri supporti, fino ai magazine femminili.

“Cosa collega tutti loro è il desiderio di esplorare nuovi campi, insieme al bisogno impellente di perseguire standard sempre più alti”.

Su FastCompany, sono state scelti alcuni dei graphic designer meno conosciuti e più influenti della storia, estrapolati dal volume della Roberts, accompagnati da una gallery con alcuni dei loro lavori. Ne abbiamo scelti 4, tra le storie che ci sembrano più interessanti.

Will Burtin

“Uno dei più importanti ma meno celebrati designer statunitensi”, ha raccontato Roberts. Può essere considerato il padre di quella che chiamiamo ‘Data Visualization’, ovvero quell’insieme di tecniche grafiche che ci permettono di conoscere ed esplorare con semplicità anche i dati più complessi. L’eredità maggiore lasciata al mondo da Burtin è stato proprio il suo impegno “nell’usare il design per semplificare e migliorare la nostra comprensione di idee complesse”.

Maggiori informazioni e una gallery dei suoi lavori, al link: http://a-g-i.org/member-work/profile/81

Cipe Pineles

Semplicemente la prima donna professionista nel mondo prevalentemente maschile dei graphic designer:

“Una talentuosa art director e illustratrice”, la definisce Roberts. “Pienles ha lavorato a diversi magazine per sole donne innovativi, come Seventeen e Charm. È stata la prima donna designer a diventare un membro dell’Art Directors Club di New York”.

Nel suo lavoro ventennale, grazie al suo entusiasmo, ha incarnato un modello d’ispirazione per tante: ha dimostrato che è possibile avere successo in un mondo dominato dai maschi.

Maggiori informazioni e una gallery dei suoi lavori, al link: http://www.aiga.org/medalist-cipepineles/

Giovanni Pintori

C’è anche un italiano nella speciale lista della Roberts: “Per più di 30 anni, Giovanni Pintori ha lavorato come dipendente dell’azienda italiana Olivetti, produttrice di macchina da scrivere”. Nella sua carriera, Pintori “ha permesso ai prodotti Olivetti di essere conosciuti in tutto il mondo grazie alle sue originali e curate locandine pubblicitarie”: è così che lo omaggia la stessa azienda italiana.

Il designer, secondo la Roberts, “ha giocato un ruolo cruciale nel definire il brand Olivetti, creando un patrimonio di affascinante materiale pubblicitario che ha aiutato a trasformare uno strumento da ufficio molto pratico nell’oggetto dei desideri di molti”.

Maggiori informazioni e una gallery dei suoi lavori, al link: http://www.storiaolivetti.it/percorso.asp?idPercorso=620

Margaret Calvert

Al museo del design londinese parlano di Margaret Calvert soprattutto in riferimento a “uno dei più ambiziosi ed efficaci progetti di information design mai realizzati in tutta la Gran Bretagna”: il sistema di segnalazione stradale e autostradale realizzato da lei e dal suo collega designer Jock Kinneir tra il 1957 e il 1967.

“Rigoroso dal punto di vista intellettuale, eppure facile da comprendere e seducente, il loro sistema è diventato un modello per la segnalazione stradale del mondo intero”.

E la Roberts aggiunge che i “loro segnali e pittogrammi sono diventati parte del paesaggio britannico al pari dei taxi neri e delle cassette delle lettere rosse”.

Maggiori informazioni e una gallery dei suoi lavori, al link: http://design.designmuseum.org/design/jock-kinneir-margaret-calvert

(Photo Credit: University of Salford Press Office on Flickr)

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